venerdì 29 aprile 2011



A pochi mesi dalla dichiarazione di fallimento della concessionaria meneghina della casa inglese, il passivo ammonta a sette milioni di euro. E i creditori rischiano di non rivedere i propri soldi, nonostante l’intervento della casa.

POCHE SPERANZE - Sono precisamente 6,9 i milioni di euro che una quarantina di creditori della ormai fallita Aston Martin Milano srl forse non rivedranno mai. Infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore in un’intervista al curatore fallimentare Michele Antonucci, l’azienda rappresentata da Andrea Franzoi non avrebbe i mezzi per ripagare i debiti: “la società vanta asset modesti. E non ci sono auto in magazzino, come succede normalmente nelle concessionarie”. Fra i primi creditori, ironia della forte, c’è poi anche la stessa Aston Martin Lagonda ltd (nella foto la recente Virage).

INTERVENTO INGLESE - La casa madre, infatti, era già corsa in soccorso della filiale italiana nel marzo 2010, affittando il ramo milanese dell’azienda (l’altro, a Padova e sempre di proprietà di Andrea Franzoi, aveva invece perso lo status di “concessionaria ufficiale” già nel 2009). L’Aston Martin Lagonda ltd, a oggi, vanta crediti per ben 2,7 milioni di euro. In compenso, con questo intervento si è salvata la concessionaria, che è regolarmente aperta e in attività.

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